L’articolazione temporo mandibolare (atm) è definita una condiloartrosi perché è caratterizzata dall’unione del condilo mandibolare e della parte squamosa dell'osso temporale. Tra le due troviamo un menisco cartilagineo che ne consente il movimento di rotazione e scivolamento.
I disturbi dell’atm possono essere classificati in due gruppi:
I primi sono collegati a problemi extracapsulari come eccessive tensioni dei muscoli. Queste sono causate da bruxismo notturno o diurno, stadi di stress ed ansia.
I secondi sono collegati a disturbi intracapsulari quali:
Possono essere classificate in:
I sintomi sono caratterizzati da un dolore nella zona davanti all’orecchio con fitte più o meno intense. Può espandersi alla guancia ed alla testa.
Il paziente può presentare rumori articolari nell’aprire e chiudere la bocca definiti click o scrosci o veri e propri blocchi mandibolari con annessi cefalee, vertigini, otiti.
Questa viene effettuata tramite l’ispezione e la palpazione dell’articolazione temporo mandibolare, della sua muscolatura.
Importante può essere effettuare una tc o rmn ma sempre sotto la prescrizione del medico specialista.
Le problematiche dell’atm si risolvono spesso autonomamente, con l'aiuto di manipolazioni o esercizi consigliati dal fisioterapista, ma non mancano i casi in cui bisogna intervenire mediante:
La riabilitazione tramite fisioterapia per le disfunzioni dell'ATM prevede l’applicazione di esercizi utili a ridurre le tensioni e recuperare una buona articolarità.
Esistono diverse tecniche utili a riposizionare il condilo mandibolare ed a detendere le tensioni intra ed extra buccale.
FONTI:
www.icare-cro.com
www.policlinicogemelli.it
www.msdmanuals.com
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