Ernia del disco o protrusione discale

Le differenze tra protrusione ed ernia del disco

Cosa sono i dischi intervertebrali della colonna e come funzionano

Il disco intervertebrale può essere paragonato ad un cuscinetto di ammortizzazione situato tra le nostre vertebre. 

Questo è costituito da una zona centrale viscogelatinosa (composta per 85% da acqua ed il resto sono proteoglicani) che attutisce i colpi, i carichi quotidiani ed i movimenti di rotazione ed inclinazione delle vertebre, ed una parte periferica fibrosa.

Spesso avrete sentito dire che durante il giorno, a causa degli stimoli a cui sottoponiamo i dischi, questi riducono il loro spessore, mentre la notte lo riacquistano. Questo avviane perchè il disco è irrorato da alcuni piccoli vasi sanguigni, tramite cui elimina sostanze di rifiuto e liquidi e recupera sostanze nutritive e liquidi grazie alle variazioni di pressione che avvengono durante i movimenti della colonna. Questa costante e fisiologica disidratazione (durante il giorno) e reidratazione (durante la notte) non porta a problemi a meno che non si genera un sovraccarico su uno di questi dischi.

Le problematiche dei cuscinetti intervertebrali

Il sovraccarico, causato da posture errate, porta il disco a non riuscire più a recuperare il liquido perso disidratandosi definitivamente. Questo può essere alla base di dolori, artrosi, schiacciamenti vertebrali, sintomi neurologici periferici.

La parte fibrosa è composta da più strati di fibre disposte in varie direzioni per conferire maggiore resistenza contro i movimenti quotidiani. Il disco è tenuto in sede oltre che dalla parte fibrosa anche da importarti strutture legamentose che avvolgono la nostra colonna anteriormente e posteriormente (nel canale vertebrale).

Posture errate e traumi sono alla base diverse degenerazioni del disco, parliamo delle protrusioni e delle ernie del disco.

Cos'è la PROTRUSIONE

La protrusione è caratterizzata da un processo di degenerazione del disco. Questo, a causa di un trauma o perchè sottoposto ad un eccessivo e costante carico, spinge contro la parte fibrosa deformandola. Questa deformazione avviene sempre verso la parte posteriore e può andare a compromettere alcune strutture neurologiche a seconda della localizzazione precisa.I sintomi possono essere localizzati sulla zona della schiena colpita o prendere il decorso del nervo e irradiarsi alla parte del corpo corrispondente.

Trattamento: come intervenire sulla protrusione con la fisioterapia

La protrusione è un processo che, se preso in tempo e curato con esercizi specifici, può regredire.
Se in fase acuta si interviene prima con terapie fisiche antinfiammatorie come:

per poi proseguire con trattamenti di terapia manuale che aiutano a sbloccare il comparto muscolo scheletricoed esercizi di ginnastica posturale.
Se ci si trova in una condizione cronica che dura già da diversi mesi, il programma terapeutico prevede da subito:

  • trattamenti osteopatici e di terapia manuale
  • ginnastica posturale
  • esercizi di rinforzo del comparto addominale, lombare, dorsale e gluteo.

Sempre essenziale è effettuare ed insegnare al paziente degli esercizi di postura che consentiranno un mantenimento negli anni ed una regressione della patologia.

Cos'è l'ERNIA DEL DISCO

L'ernia del disco può essere un'evoluzione di una protrusione o una degenerazione dovuta ad un trauma. Le cause sono simili a quelle di una protrusione, ma l'evoluzione è diversa. 

Mentre la protrusione è una degenerazione non definitiva del disco, l'ernia è un'alterazione definitiva da cui non si può tornare indietro. Nell'ernia si instaura un danno anatomico dell'anulus fibroso. Questo viene a rompersi sotto la spinta del nucleo polposo che esce fuori e va a comprimere le strutture nervose.

L'ernia può in parte riassorbirsi essendo composta soprattutto da acqua, ma il danno rimane e non sempre regredisce del tutto.

I sintomi: come si presenta l'Ernia del Disco

Forti dolori di schiena, sintomi neurologici, colpi della strega, desensibilizzazione, perdita di forza e di riflessi. Questi grazie alle terapie possono regredire più o meno rapidamente, ma in caso di perdita di forza, sensibilità e riflessi si valuta la possibilità di fare delle indagine più approfondire e valutare la necessità di un intervento chirurgico.

TRATTAMENTO: come intervenire con le tecniche di Fisioterapia

La terapia può durare diversi mesi e prevede in fase acuta:

Una volta regredito parte del dolore si può intervenire con l’ausilio di:

La pratica di esercizi posturali è, in questo caso, essenziale anche per il mantenimento post trattamenti fisioterapici, del paziente e per un buon riequilibrio della postura.


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