Ciascuno di noi possiede un proprio ritmo giornaliero influenzato da abitudini sviluppate nel tempo, dal lavoro, dagli impegni di famiglia.
Diversi studi hanno evidenziato come esista un corretto ritmo giornaliero da seguire per essere efficaci ed efficienti nei nostri impegni. Questo ècollegato al ritmo luce/notte ed alla produzione ormonale che adatta anche tutti i ritmi degli organi.
È il momento della sveglia, tra le 6 e le 9 del mattino. La melatonina, che regola il sonno, cala e viene immesso nell'organismo "cortisolo". In questa fase, il cuore deve iniziare a pompare più sangue, ma l'apparato vascolare circostante, le coronarie, èancora irrigidito ed il sangue poco liquido. Il rischio di trombi e di infarto èmolto più elevato...circa 40%di rischio in più e la situazione diventa ancor più problematica in inverno.
Fino alle 12 del mattino i livelli di cortisolo aumentano consentendo alti livelli di concentrazione e di attività fisica. Conviene svolgere le mansioni più complesse.
È il momento del pranzo, inizia la fase digestiva.
In base a quando e cosa si mangia, il fisico può richiedere un rallentamento delle altre funzioni. Soprattutto l'eccesso di zuccheri nel sangue porta ad uno stato di sonnolenza per la riduzione dell'eredità. Ecco perché si tende a fare un riposino post pranzo.
Dopo la fase digestiva, la temperatura corporea sale, le capacità cardio-polmonari aumentano ed anche le prestazioni fisiche.
Nella seconda fase del pomeriggio vi èun calo delle capacità prestazionali e dei livelli di concentrazione. Anche organi come fegato e intestino rallentano le loro funzioni. Questo spiega perché si consiglia di non abbuffarsi la sera: per non affaticare il nostro organismo, per non accumulare grassi e zuccheri ingerito. Bisogna stare anche attenti alle bevande zuccherate ed agli alcolici.
Nelle ore serali, dal dopocena, riprende la produzione di melatonina. Questa facilita l'addormentamento.
Fino alle 3 di notte i livelli di melatonina continuano a crescere.
Il fisico viene ripulito dalle tossine.
Gli organi si rilassano (ecco perché spesso ci si sveglia per andare al bagno) ed i livelli di attenzione sono ai minimi.
Fino alle 5/6 del mattino la temperatura corporea cala raggiungendo i minimi e ci si prepara alla fase del risveglio.
Questa analisi di un corretto ciclo circadiano (giornaliero), evidenzia come gli orari migliori per praticare attività fisica sono dalla metà mattinata al primo pomeriggio.
Al mattino presto il fisico si trova ancora in una fase di dormiveglia e non converrebbe effettuare sforzi eccessivi, ma solo attività più blande.
Mentre la sera si rischia di non riuscire ad ottenere delle buone prestazioni a causa del calo dei livelli di concentrazione e di forza.
Al di là dell'attivitàfisica, studi scientifici hanno evidenziato come, chi non possiede un corretto bioritmo vada incontro a diverse problematiche fisiologiche anche gravi:
Queste FASI sono indicative, sappiamo bene come gli impegni e la società alterinoquello che dovrebbe essere il ritmo fisiologico. Nel nostro piccolo dobbiamo cercare di rispettarlo il più possibile per non stressare il nostro corpo.
Dott. In fisioterapia ed Osteopatia Simone Piferi
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