L’edema linfatico è una patologia piuttosto frequente che colpisce arti superiori ed inferiori. Il linfedema è caratterizzato da una elevata concentrazione proteica nel comparto extravasale. Questo favorisce il richiamo di liquidi dagli spazi endocapillari generando il gonfiore.
I linfedemi si dividono tra PRIMITIVI E SECONDARI.
I primitivi non presentano una causa definita, hanno quindi una eziologia ignota ma spesso legata a fattori genetici/familiari.
I secondari sono invece legati ad una lesione organica linfatica. Queste lesioni o alterazioni del sistema linfatico sono dovute a : neoplasie infiltrative, chemio e radioterapia, infezioni, traumi, obesità, interventi chirurgici.
I sintomi sono legati ad un rigonfiamento dell’arto spesso accompagnato da rossore, prurito e distensione della pelle.
Il linfedema colpisce generalmente un solo arto.
Questo ci consente di differenziarlo dai gonfiori legati a:
La terapia prevede l’intervento con metodo manuale di Linfodrenaggio che consente di svuotare i linfonodi e favorire il drenaggio del liquido.
Oltre al massaggio drenante, per prolungare l'azione ed aumentare l'efficacia si può intervenire conun bendaggio elastocompressivo.
Puoi leggere di più sull'applicazione del bendaggio elastocompressivo e i risultati di questo trattamento in questo articolo che riguarda un caso studio del nostro centro di fisioterapia di Roma: "Case study: bendaggio gambe per trattamento linfedema"
Il bendaggio elastocompressivo viene effettuato partendo dalle teste metatarsali fino al ginocchio (cavo proporrò), se non fino all’inguine.
Questo eviterà l’aumento dell’edema grazie alla pressione applicata e favorirà una compressione delle strutture muscolari facilitando il ritorno venoso.
Gli effetti di un bendaggio sono:
Il linfedema è caratterizzato, da un punto di vista chimico fisico, oltre che dalla componente fluida, anche da una elevata componente proteica.
Queste macromolecole proteiche cronicizzano l’edema rendendone difficile l’eliminazione.
Diversi studi* hanno dimostrato come il bendaggio sia essenziale per favorire il drenaggio della componente proteica.
*(Leduc A., Leduc O, Association of several therapeutic modalities in the testamento edema, Abstr. XXI Eur. Congr. of Lymph., Roma 96; the Si è. J.of lymph, sp. Co.1, Vol 6, 14, 1996)
Il bendaggio non deve essere doloroso. Quindi se il bendaggio risulta doloroso, si consiglia di contattare il centro o l'operatore che lo ha eseguito.
Si consiglia dunque, per l'esecuzione di questa tecnica, di affidarsi ad un centro fidato, con operatori specializzati.
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