Nutrizionista Roma

La Dottoressa Biologa Nutrizionista Eleonora Bonanni fa parte del team di Osteokinesis Fisioterapia Roma, Laureata in Scienze Biologiche alla Sapienza di Roma e specializzata in Scienze della Nutrizione Umana a Tor Vergata.

Sin dagli esordi ha concentrato le sue ricerche e la sua attenzione al benessere dei suoi pazienti, educandoli ad un corretto regime alimentare e ad un sano rapporto con il cibo. Questo impegno nasce dal volersi distaccare dalla vecchia teoria basata sulle “calorie alimentari”, spesso causa di una elevata percentuale di abbandono da parte del cliente per l'eccessivo stress psicofisico. Ha quindi studiato un metodo efficace per generare percorsi alimentari ad hoc, diminuendo lo stress ed aumentando le percentuali di risultato:

"La prima regola per un corretto regime alimentare è tenere conto delle abitudini di ogni singola persona e del suo stile di vita!"

Specializzazione in consulenze nutrizionali per atleti e sportivi

Il suo passato e presente da atleta come mezzofondista, con convocazioni nella nazionale giovanile e risultati rilevanti (Scheda Fidal dell'Atleta Eleonora Bonanni ), le ha consentito di unire l'utile al dilettevole sviluppando piani alimentari finalizzati al miglioramento delle prestazioni atletiche ed analizzando la migliore strategia da adottare prima, durante e dopo l'attività fisica.

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La dott.ssa Eleonora Bonanni è anche autrice di alcuni interessanti articoli nel nostro Blog:


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Rinforzare il sistema immunitario con l'alimentazione

Esistono cibi per prevenire e curare la diffusione del virus??

In questo ultimo periodo ho visto pubblicare online numerosi articoli riguardanti l’alimentazione ed il coronavirus, articoli dove veniva riportato un elenco di cibi capaci di prevenire il contagio. Niente di più sbagliato o comunque inesatto.

Non esistono cibi capaci di prevenire il contagio da Coronavirus

Esistono, piuttosto, alimenti alleati del nostro sistema immunitario in quanto capaci di rinforzare le nostre difese e quindi utili per farci mantenere un buono stato di salute.

Chi mi conosce sa quanto spesso io insista sull’inserimento di determinati cibi nel regime alimentare quotidiano proprio perché è ormai affermato che un’adeguata alimentazione è necessaria affinché tutte le cellule funzionino in modo ottimale, comprese quelle del sistema immunitario.
Una cellula del sistema immunitario efficiente è una cellula in grado di avviare una risposta efficace contro i patogeni evitando una qualsiasi infiammazione cronica persistente.*1

Detto ciò, quali sono i cibi amici del nostro sistema immunitario??

Antiossidanti sistema immunitarioDi sicuro rientrano nella categoria tutti quelli contenenti antiossidanti, sostanze capaci di neutralizzare i radicali liberi, molecole molto reattive ed instabili in grado di innescare una reazione a catena che, se non mantenuta nei “valori fisiologici”, può arrecare un danno cellulare.*2

Esistono due tipi di antiossidanti, quelli endogeni (naturalmente presenti nell’organismo, come il glutatione ed il coenzima Q10) e quelli esogeni che vengono introdotti con l’alimentazione.

Appartengono alla categoria di antiossidanti esogeni, e di conseguenza introducibili attraverso gli alimenti:

  • La vitamina C o acido ascorbico;
  • La vitamina A ed i carotenoidi;
  • La vitamina E o tocoferolo;
  • I polifenoli;
  • Piccoli oligoelementi come Rame, Selenio, Zinco e Manganese.

Gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura ma anche legumi e cereali integrali.

Il mio consiglio è dunque quello di fare in modo di introdurre quotidianamente rispettando la stagionalità:

  • Ortaggi quali carote, peperoni, zucca, pomodori, cavoli (possibilmente non eccessivamente cotti), broccoli, spinaci;
  • Frutta quale agrumi, kiwi, fragole, papaya, albicocche, melone (ovviamente quando la stagione ce lo permetterà), mango, mirtilli, lamponi, ribes rosso e nero, more, uva (senza eccedere nel consumo, visto il quantitativo leggermente più elevato di zuccheri rispetto ad altra frutta);
  • Olio di oliva e frutta secca in quantità adeguate e idonee alla propria struttura corporea a causa del loro elevato apporto calorico;

Oligoelementi e sistema immunitarioPer quanto riguarda gli oligoelementi minerali presenti nei vegetali e negli animali troviamo:

  • Tonno, aragoste, sardine, sogliola, gamberi, merluzzo, uova, interiora di animali, semi di girasole (contenenti principalmente Selenio);
  • Grana, polpo, sardine, agnello, tacchino, mandorle, anacardi e semi di zucca e altri semi oleosi, legumi (ceci, fagioli, lenticchie ecc.), miglio e quinoa (contenenti Zinco);
  • Fegato, calamari, seppie, anacardi, noci, nocciole, legumi (contenenti Rame);
  • Tè, zenzero, zafferano, chiodi di garofano, cardamomo, cannella, germe di grano, pepe (contenenti Manganese).

Tra gli altri micronutrienti capaci di mantenere un sistema immunitario efficiente troviamo il Ferro (contenuto in alimenti menzionati anche precedentemente come carne bovina, uova, lenticchie, sarde, acciughe, ecc) , la vitB6 e la vitB12 (in cereali e farine integrali, avocado, spinaci, broccoli, frutta secca; uova, latte e formaggi, frutti di mare e pesci grassi) e due aminoacidi – glutammina ed arginina – contenuti in uova, riso, latte, frutta secca, pesce, carne e legumi3.

Vitamina D e sistema immunitarioAd essere fondamentale, seppur non ancora menzionata, è la vitD e gli alimenti di origine animale più ricchi sono sicuramente i pesci grassi (meglio consumare quelli di piccola taglia come sgombro, sardina ma è presente anche intonno e salmone), gamberi, tuorlo d’uovo, formaggi e burro. La sola fonte vegetale contenente questa vitamina è rappresentata dai funghi.*3

Come potete notare ci sono alimenti ripetuti più volte (proprio perché contenenti più sostanze) ed il mio consiglio è quello di fare in modo che NON MANCHINO nella nostra alimentazione quotidiana, sempre nell’ottica di una dieta varia, alternata ed il più possibile calzata sulle proprie esigenze.

Indicazioni importanti sulla cottura

Ricordiamoci di utilizzare modalità di cottura più semplici (e di non cuocere eccessivamente soprattutto gli ortaggi) al fine di mantenere il più possibile intatti i micronutrienti al loro interno.


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La corretta alimentazione del runner


Sempre più persone praticano running e di frequente mi vien chiesto cosa si debba mangiare prima, durante e dopo gli allenamenti. 

Cerchiamo dunque di dare qualche indicazione generale sulla alimentazione più adatta a supportare, sostenere e recuperare la sessione di corsa.

Alimentazione pre allenamento

alimentazione runner pre allenamentoCome per tutte le attività sportive - a maggior ragione nel running - è opportuno ricordare la necessità del rispetto dei tempi di digestione: arrivare ad un allenamento senza aver dato la possibilità allo stomaco di aver digerito porterà ad una controprestazione; questo perché durante lo sforzo fisico il sangue viene convogliato ai muscoli e se quest’ultimo si trova “impegnato” altrove non avrà modo di arrivare velocemente dove occorre con conseguente affaticamento muscolare precoce o disturbi gastrointestinali invalidanti. Per evitare ciò è opportuno che il pasto che precede l’allenamento venga fatto circa 2h30/3h prima, se si tratta di un pasto principale  o almeno 1h30/2h prima se si tratta dello spuntino.

Inoltre, per ovviare ai disturbi gastrointestinali, nella fase pre allenamento è opportuno evitare di introdurre cibi molto grassi (cibi fritti, gratinati o impanati); cibi contenenti sostanze difficilmente digeribili (tra questi: legumi, latte e latticini, cipolle, aglio, peperoni, porri, lattuga, olive, avocado, ecc); cibi che possono irritare l’intestino (cibi speziati ma anche bevande gassate, alcolici, super alcolici) mentre è auspicabile assumere alimenti che l’organismo “conosce bene” poiché abituato a consumare nel quotidiano.

E quindi, cosa mangiare? 

A seconda della situazione fisica, dell’intensità e della durata dell’allenamento il pasto principale precedente, se fatto per tempo, potrebbe contenere una fonte di carboidrati complessi come pane, pasta, riso, patate; una piccola fonte di proteine magre (è ormai noto a tutti che per ottimizzare la crescita muscolare è bene inserire una fonte proteica nella maggior parte dei pasti senza però eccedere nel quantitativo giornaliero) come dell’affettato magro, del pesce lesso o della carne bianca ai ferri e, solo se ben tollerata, una piccola quantità di contorno meglio se non ripassato.

Se la sessione di allenamento viene fatta in tarda mattinata o nel tardo pomeriggio, tra gli spuntini più pratici da consumare prima dell’allenamento troviamo del pane con un paio di fette di affettato magro, un frutto con qualche scaglia di grana, un frutto con una piccola quantità di frutta secca o una barretta energetica.

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Alimentazione durante l’allenamento

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Se si è mangiato correttamente e nel rispetto delle tempistiche di digestione, l’alimentazione durante l’attività sportiva serve solo da sostegno all’intensità dello sforzo che andiamo a svolgere e generalmente le attività sportive che durano fino ad un’ora richiedono la sola introduzione di acqua naturale o con aggiunta di Sali minerali correttamente diluiti. Se la sessione dura maggiormente si possono consumare dei carboidrati facilmente assimilabili sotto forma di gel o, se ben tollerate, di barrette.


Alimentazione post allenamento

alimentazione prima della gara

L’alimentazione post allenamento svolge un ruolo fondamentale per il recupero muscolare. A tal proposito, immediatamente al termine della sessione, a seconda della durata e dell’intensità della stessa è opportuno fare un piccolo spuntino contenente principalmente zuccheri semplici (una porzione di crostata, una porzione di ciambellone o di torta fatta in casa, del pane con marmellata o miele, un frutto, dei biscotti, una barretta di cereali, della cioccolata, ecc) o uno spuntino che oltre ai carboidrati presenti un fonte proteica magra associata (del latte scremato o parzialmente scremato con del cacao o una banana, uno yogurt bianco con dei cereali o della frutta fresca; un panino con ricotta e cacao o ricotta e miele; un panino con dell’affettato magro, ecc).

Come accennato precedentemente, poiché è stato dimostrato che l’assunzione di proteine sia prima che dopo la corsa aiuta ad accelerare il processo di riparazione muscolare, il pasto principale successivo dovrà esser completo di tutti i macronutrienti -  largo spazio, dunque, al piatto contenente almeno una fonte di carboidrati complessi (pasta, riso, orzo, farro, patate, ecc); una fonte di proteine (carne, pesce, uova, formaggi, sempre meglio se magri); una fonte di grassi buoni – ma anche di micronutrienti e fibra come un bel contorno di verdure crude o cotte ancor meglio se colorato. Chi volesse evitare le proteine animali può consumare i cereali associati ai legumi assumendo così proteine vegetali.

L'importanza della corretta idratazione nell'attività sportiva

Prima di concludere tengo a sottolineare l’importanza dell’idratazione (questo non solo per i fini sportivi ma per la salute dell’organismo). Poiché ci sono studi scientifici che hanno dimostrato che una perdita di acqua pari a circa il 2,5 % del peso corporeo può portare ad una riduzione del 35% della prestazione sportiva, è necessario arrivare agli allenamenti ben idratati. In che modo?  Bevendo poco e spesso durante tutta la giornata e non solo nei pasti principali. 

Quelle esposte sin qui sono indicazioni di carattere generale in grado di guidare chiunque si approcci a questa attività sportiva.

Ovviamente la dieta personalizzata è in grado di fornire il supporto più adeguato – alla stregua di un vestito “su misura” - alle diverse necessità di chi pratica questa disciplina, sia per chi vuole perdere peso, sia per chi vuole migliorare la propria performance sportiva, sia infine per chi pratica il running per mantenersi in forma e vuole semplicemente capire quali errori evitare.

Dott.ssa Bonanni Eleonora – biologa nutrizionista.



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Prevenire infortuni nel running

Come cambia l'alimetazione dall'estate all'inverno

Dall'estate all'inverno, come cambia l'alimentazione: i consigli della nutrizionista

Benvenuto Autunno! 

Terminata l'estate, si pensa ai buoni propositi e alla progettazione dei mesi che ci condurranno a fine anno. 

Consigli nutrizionista per alimentazione in autunno

Come Comportarsi con l'alimentazione?

Durante l’estate, a maggior ragione in questa ultima post lockdown, chi è riuscito a mantenere uno stile di vita attivo e sano associato ad una corretta alimentazione non dovrà fare altro che continuare ad avere lo stesso comportamento; chi, invece, si è concesso più stravizi e magari si sente più appesantito ed ha acquisito qualche chilo di troppo, cosa potrà fare?

Sicuramente non entrare nel panico e non cedere alla tentazione di iniziare diete che promettono perdite di peso immediate in quanto questi ultimi spesso si dimostrano essere regimi squilibrati e proibitivi che prevedono la totale esclusione di macronutrienti come i carboidrati, necessari all’organismo.

Piuttosto sarebbe opportuno rivolgersi  ai professionisti del settore capaci  di strutturare un regime alimentare bilanciato ma soprattutto personalizzato e finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo


L'importanza di consumare frutta e verdura di stagione

Detto ciò, con l’ingresso dell’autunno, non perdiamo mai di vista l’importanza di consumare il più possibile cibi freschi e di stagione, proprio perché solo i prodotti che vengono consumati nel momento della loro massima maturazione sono in grado di fornirci realmente tutte le vitamine ed i sali minerali; largo spazio, dunque, a broccoli, cavolfiori, cavoli, cavolini di Bruxelles, finocchi, zucche, melanzane, peperoni, bietole, carote, cicorie, patate, porri, radicchio, rape, ravanelli, sedano, spinaci per quel che riguarda la verdura; pere, mele, uva, limoni, castagne, kaki, lamponi, clementine, pompelmi, kiwi, e - soprattutto verso dicembre - arance, mandaranci e mandarini.

Ottimale anche il consumo di legumi sia consumati da soli o associati al cereale (pasta e lenticchie, riso e fagioli, pasta e ceci e così via) o sotto forma di vellutate, creme o passati fatti in casa e non acquistati già pronti. 


Perché i legumi non dovrebbero mai mancare nella nostra alimentazione?

Contengono una grande quantità di fibra capace di aumentare il senso della sazietà e di nutrire positivamente la flora batterica intestinale.

Sono ricchi di proteine, zinco e ferro ma anche di potassio e polifenoli e NON contengono colesterolo.

Come accennato precedentemente, se associati al cereale, costituiscono un’ottima fonte di proteine vegetali consentendo di evitare in quel pasto l’ulteriore consumo di carne, pesce, o formaggi. 

Persone con sindrome da colon irritabile o con un intestino delicato potrebbero avvertire gonfiore post consumo a causa della fermentazione delle fibre. Questo problema può facilmente essere superato utilizzando legumi decorticati o abituando gradualmente l’intestino ovvero aumentandone progressivamente il quantitativo ingerito. 

Ad ogni modo è bene ricordare che il legume, per essere più digeribile possibile, deve prevedere una cottura leggera (evitando soffritti con pancetta, guanciale o lardo) e, se si opta per quello secco (capace di mantenere a pieno le proprietà nutritive), rispettare le tempistiche di ammollo evitando di consumarne l’acqua in cui è rimasto tutte quelle ore. 

Dott.ssa Eleonora Bonanni -  Biologa nutrizionista


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