Quali sono le cause di questi dolorosi problemi muscolari?
Vediamo da che dipendono, come riconoscerli, come prevenirli e curarli con fisioterapia ed esercizi.
Il crampo è una contrazione involontaria ed intensa di uno o più muscoli.
La contrazione, sempre piuttosto dolente, può durare da pochi secondi a diversi minuti e spesso non si presenta come evento unico e bisogna fare attenzione ai movimenti che si fanno perché potrebbe ripresentarsi più volte (anche se con intensità minore) prima di sparire del tutto.
I muscoli maggiormente colpiti sono:
I crampi possono colpire anche muscoli della mano, del piede, dell'addome e della schiena.
Non esiste una causa unica, andiamo ad elencare le motivazioni principali che determinano la comparsa di un crampo:
Esistono poi delle cause più gravi legate ad alterazioni metaboliche, ormonali, all'uso di farmaci, ad alterazioni vascolari (aterosclerosi o arteriosclerosi), a compressione delle strutture nervose o a patologie più complesse come la SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Esistono delle categorie di persone maggiormente predisposte ai crampi:
Per prevenire la comparsa di crampi, bisogna cercare di svolgere costantemente attività fisica affinché la muscolatura sia allenata ad effettuare degli sforzi.
Bisogna sempre effettuare un adeguato riscaldamento (tenendo in considerazione la temperatura esterna ed il tipo di sforzo da dover effettuare).
Bisogna idratarsi costantemente in modo che il muscolo non vada in affaticamento, ed eventualmente integrare dei sali minerali e degli amminoacidi per favorire ilò recupero muscolare.
Alla fine di ogni seduta di allenamento è importante effettuare dello stretching sia dei muscoli maggiormente predisposti ai crampi, sia si tutti quelli che sono stati sottoposti a sforzo.
Rimedi per i crampi, come intervenire nell'immediato:
La contrattura ha diversi aspetti in comune con il crampo, ma in realtà è ben diversa.
Vediamo le differenze tra contratture e crampi.
La contrattura è una contrazione involontaria, persistente e dolente di uno o più muscoli scheletrici e determina un rigonfiamento ed indurimento delle strutture coinvolte. L'indurimento del polpaccio ad esempio potrebbe essere un sintomo di contrattura (ma anche di semplice crampo al )
La contrattura muscolare può avvenire per fattori meccanici o metabolici e rappresenta il preavviso di un eccessivo sforzo muscolare o di un eccessivo sovraccarico funzionale. Rappresenta quindi una difesa per il corpo, costringendo l'individuo ad interrompere l'attività.
La contrattura rientra nel gruppo delle lesioni muscolari rappresentando il livello più lieve.
Le cause del muscolo contratto possono essere così elencate:
Dopo aver analizzato le cause, la prevenzione la si può effettuare andando ad analizzare la presenza di eventuali squilibri posturali; effettuando un adeguato riscaldamento e cercando di preparare bene il fisico prima di effettuare sforzi eccessivi. bisogna concedersi i giusti tempi di recupero sia dopo un allenamento intenso, sia dopo periodi di malattia e stare attendi alle condizioni ambientali.
La contrattura spesso è solo sintomo di un piccolo affaticamento muscolare, facilmente risolvibile, ma potrebbe anche essere una maggior difesa fisica per una elongazione di alcune fibre. Dopo aver constatato che si è di fronte ad una semplice contrattura, il trattamento prevede:
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Lo stiramento o elongazione muscolare è uno sfilacciamento delle fibre muscolari. Questo è un vero e proprio danno anatomico (risolvibile) che altera il tono del muscolo.
Anche lo stiramento, come la contrattura e lo strappo, fa parte delle lesioni muscolari.
La persona avverte una sensazione di puncicapa, pugnalata, bruciore. Il dolore è piuttosto acuto e spesso accompagnato da uno spasmo di difesa del muscolo.
Annoveriamo anche la presenza di una casistica di persone che ha sintomi molto lievi che non farebbero pensare ad uno stiramento. In questi casi un'ecografia potrebbe essere risolutiva per inquadrare il problema.
Gli stiramenti più frequenti avvengono alla muscolatura degli arti (spesso sentiamo parlare infatti di stiramento del polpaccio, stiramento flessori, stiramento al gluteo o alla spalla), ma sono molto frequenti anche stiramenti alla schiena e stiramenti addominali.
Lo stiramento avviene principalmente in chi pratica sport perchè sottopone i muscoli a sforzi ed allungamenti eccessivi; ma può presentarsi frequentemente anche in chi svolge lavori pesanti.
Le cause sono:
Come si può prevenire lo stiramento muscolare:
Il trattamento dello stiramento muscolare risulta più lungo rispetto ad una contrattura, con uno stop che può arrivare alle 2-3 settimane.
I primi 3-7 giorni è meglio intervenire con:
Questo serve a ridurre la formazione di versamento e diminuire le sollecitazioni meccaniche.
Nell'arco delle 2-3 settimane di stop, il muscolo riorganizza il tessuto lesionato, formato tessuto connettivo cicatriziale che serve a ricreare continuità tra le fibre sfilacciate. In questo arco di tempo si può intervenire con terapie fisiche per aiutare il processo di recupero:
Lo svolgimento di massaggi può essere effettuato senza provocare dolore sulla zona della lesione.
Lo strappo è la lesione più grave a livello muscolare.
La differenza tra stiramento e strappo muscolare è che quest'ultima è caratterizzata da una rottura delle fibre muscolari.
La persona avverte una forte "schicchera", con bruciore. Spesso si riferisce la sensazione che qualcuno abbia dato una botta o una sassata sul muscolo leso.
Lo strappo muscolare al polpaccio e gli strappi addominali, sono tra i più frequenti e fastidiosi.
Le cause di uno strappo sono simili a quelle di uno stiramento però con conseguenze maggiori:
La prevenzione si effettua evitando di fare ciò che è elencato nelle cause.
Lo strappo può portare ad una alterazione funzionale con immobilizzazione della parte.
La terapia prevede un iniziale trattamento con ghiaccio, una fase di riposo ed infine la fasciatura di contenimento.
Le differenze con lo stiramento sono anche nei tempi di recupero: nel caso di lesioni lievi sono simili allo stiramento, ma sono invece molto più lunghi nel caso di lesioni gravi.
I tempi di pieno recupero dopo uno strappo, prima di tornare all'attività, vanno dalle 2-3 settimane dei casi più lievi, ai 2-3 mesi nei casi più gravi.
Bisogna sempre calcolare che rispetto allo stiramento, dove il ritorno nel pieno dell'attività è piuttosto rapido, lo strappo prevede dei tempi di recupero più graduali per evitare recidive.
Per facilitare il recupero esiste anche la possibilità do effettuare delle infiltrazioni di acido ialuronico o PRP (plasma ricco di piastrine) direttamente sulla zona della lesione.
Il nostro centro di Fisioterapia a Romaè specializzato in fisioterapia sportiva, il nostro team è infatti composto da fisioterapiasti esperti ed attivamente coinvolti in diversi settori sportivi.
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