Anatomia dei malleoli
I malleoli sono due per arto inferiore:
In realtà anatomicamente si può considerare l'esistenza di un terzo malleolo sempre costituito dalla tibia e che è localizzato posteriormente alla pinza malleolare (vedi immagine: "Anatomia dei malleoli").
L'unione di tibia e perone forma la "pinza malleolare" che articolandosi con l'astragalo e fissandosi con diversi legamenti ad altre componenti ossee del piede ne consente diversi range di movimento.
La pinza malleolare tende a restringersi quando si è sulla punta dei piedi (ad esempio se si sta sui tacchi alti) riducendo la sua stabilità. Tende invece ad allargarsi quando si cammina sui talloni, aumentando la sua stabilità. Questo ci fa anche capire perché sui tacchi si rischia maggiormente di avere delle storte.
Il comparto legamentoso mediale e laterale è quello che consente una buona stabilizzazione dell'articolazione ed una corretta mobilità delle componenti articolari.
Quasi sempre nelle distorsioni gravi ci può essere una distensione o rottura parziale di alcune di queste componenti. Questo può essere alla base dell'instabilità della caviglia.
I primi sintomi di una distorsione della caviglia a presentarsi possono essere:
In questa fase bisogna fare attenzione a non sovraccaricare la parte se eccessivamente dolente.
Successivamente bisogna cercare di deambulare cautamente per evitare di instaurare dei compensi che possono portare ad altri sintomi e dolori.
Una deambulazione errata può associare altri sintomi come:
Se la distorsione è importante bisogna intervenire per step, in maniera progressiva.
Come in ogni tipologia di trattamento, il percorso terapeutico può subire variazioni da paziente a paziente.
Vediamo insieme un percorso "tipo" che potremmo applicare nel nostro studio di Fisioterapia di Roma (Scopri di più sul nostro studio e tutti i servizi dalla Homepage di questo sito).
In prima fase andremo a lavorare per ridurre la sintomatologia e l'edema con varie tipologie di terapie manuali e strumentali:
In seconda fase, quando i sintomi si sono ridotti e si riesce a poggiare bene il piede a terra, l'intervento del fisioterapista è essenziale per:
Photo Credits: https://www.medicalive.it/lesione-complessa-caviglia-case-report/
In alcune situazioni, se la distorsione della caviglia è eccessivamente brusca e supera alcuni angoli di inclinazione e torsione, i legamenti non riescono a compensare e si possono generare delle fratture dei capi ossei.
La frattura può colpire un solo malleolo o tutti e due/tre. La frattura più grave è quella che colpisce il malleolo tibiale, mentre è considerata meno grave una frattura del malleolo peroneale in quanto questo deve sostenere meno carico del corpo.
Spesso la prima domanda che ci viene posta è: dopo quanto posso camminare?
La risposta è complessa e dipende da tanti fattori come ad esmpio se la frattura del malleolo è composta o scomposta.
Comunque in entrambe i casi, sia di frattura del malleolo tibiale che di quello peroneale, si dovrà necessariamente evitare del tutto il carico fino al riconsolidamento.
In base alla gravità della frattura, il medico valuterà la necessità di effettuare un intervento di stabilizzazione della lesione.
La presenza di una frattura malleolare porta a sintomi abbastanza evidenti come:
Il recupero prevede una prima fase di almeno 30/40 giorni per il ri-consolidamento della frattura.
Una volta tolto il gesso inizia la fase di recupero funzionale dove entriamo in campo con un percorso di fisioterapia riabilitativa specifico.
Questa fase può variare in base alle condizioni della caviglia, ma possiamo dire che in media per un buon recupero delle funzionalità i tempi di recupero sono di circa 1/2 mesi per camminare normalmente e 3/4 mesi per tornare a svolgere bene una attività di corsa (ovviamente se si è subito un intervento con mezzi di sintesi, le condizioni possono variare molto).
In una prima fase si lavora in genere con:
Successivamente si andrà ad introdurre un lavoro attivo progressivo:
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