Sul mercato esistono tre tipi di apparecchiature ad onde d'urto:

  • FOCALI: con elevato picco di energia, rapido innalzamento pressorio e breve durata e che da la possibilità difocalizzare l'impulso a livello intracorporeo ad una distanza regolabile fino a 55-60 mm di profondità.
  • DEFOCALIZZATE: sono delle onde con minor picco di energia e minor focalizzazione delle stesse rispetto a quellefocali.
  • RADIALI: con ridotto picco di energia ed impossibilità di focalizzare l'impulso. Le onde si disperdono arrivando ad una profondità di 20-22 mm massimo e non avendo alcun effetto su problematiche più profonde.

Come si generano le onde d'urto FOCALI

Le onde d'urto per applicazioni cliniche "FOCALI" sono prodotte artificialmente tramite un forte e repentino aumento di pressione all'interno di una camera d'acqua.

In generale un generatore di onde d'urto è composto da:

  • Dispositivo per provocare il colpo di pressione ( elettrodo, matrice di cristalli piezoelettrici, bobinaelettrica ( piatta o cilindrica ) + membrana ferromagnetica ( piatta o cilindrica ).
  • Camera d'acqua con riflettore interno per concentrare l'energia dell'onda d'urto nel volume focale terapeutico (ellissoide, sferico, a lente acustica, paraboloide).
  • Membrana in gomma a cupola per chiusura della finestra di uscita delle onde d'urto e per accoppiamento con la cute del paziente

Generatore Elettroidraulico

Il generatore Elettroidraulico sfrutta l'alto voltaggio applicato tra due elettrodi posti nel fuoco F1 a distanza di 1mm e all'interno di un ellessoide riempito di acqua.

L'arco voltaico generato provoca l'evaporazione dell'acqua circostante e la conseguente formazione di un'onda sferica di pressione indotta dallarapida crescita delle bolla di vapore (fuoco F1)L'onda primaria (che presenta già le caratteristiche di una onda d'urto) così formata viene focalizzata dall'ellissoide e si concentra in modo uniforme nel volume focale intorno al fuoco F2.

Generatore Elettromagnetico

Il generatore Elettromagnetico può essere a bobina o cilindrica a seconda della sua disposizione. Il funzionamento è similare. La bobina è avvolta da una membrana metallica. Il passaggio della corrente nella bobina genera un campo magnetico che causa l'espansione della membrana provocando così la formazione di onde primarie che vengono focalizzate nel Fuoco F.

Generatore piezoelettrico

Il sistema si basa su un gran numero di cristalli piezoelettrici sono posti sulla superficie concava di una calotta sferica. Quando viene applicata ai cristalli una forte differenza di alta tensione, questi presentano una repentina contrazione ed espansione del loro volume provocando nell'acqua nella quale sono immersi, piccolissime onde primarie di pressione che si sommano e si concentrano nel fuoco F.

Dimensioni del Volume Focale

I diversi sistemi di generazione delle onde d'urto danno origine a volumi focali di diverse dimensioni. Nella seguente tabella vengono messi a confronto i volumi focali (Dati dichiarati dai produttori reperiti sul sito delle Società Digest - ISMST).

 

Come si generano le onde d'urto RADIALI

Le onde "RADIALI" sono generate da un aumento di pressione in una camera d'aria. questa spinge contro un pistone metallico che è quello che impatterà con la superficie cutanea.

 

Differenze tra le due tipologie di onde d'urto nei trattamenti fisioterapici

Il direzionamento delle onde d'urto

Le onde d’urto radiali non sono direzionate su un unico punto ma si irradiano su tutta la superficie trattata. Le onde d’urto focalizzate sono onde la cui energia viene concentrata (focalizzata) su un punto della parte trattata.

Le focalizzate devono essere fatte da personale qualificato in quanto vanno a concentrarsi sul punto preciso del problema, arrivando anche in profondità. Sono spesso ecoguidate per avere una precisione maggiore e risolvere il problema con meno sedute.

Un errore di posizionamento, difficilmente può causare danni. L'unico rischio è di sottoporsi a sedute molto dolenti con pochi risultati.

Questo tipo di onde d'urto consente di effettuare un buon lavoro su muscoli, legamenti, tendini, calcificazioni profonde (pensiamo ai calcoli renali). Possono avere un effetto antidolorifico immediato ed una rapida azione curativa cutanea di legamenti, tendini ecc.

Le radiali sono delle onde che non vanno a concentrarsi su un punto, ma si disperdono nel tessuto sottostante affievolendo il loro effetto in profondità e consentendo di curare principalmente patologie superficiali costringendo il paziente ad effettuare molte più sedute rispetto alla terapia con onde focali.

EFFETTI DELLE ONDE D'URTO IN FISIOTERAPIA

Oltre all'effetto antiflogistico legato alla rimozione dei metaboliti dell'infiammazione, le onde d'urto inducono una riduzione del dolore mediante inibizione dei recettori specifici, che quindi non possono trasmettere l'impulso doloroso e mediante il rilascio locale di endorfine, particolari sostanze prodotte dal nostro organismo, in grado di ridurre la sensibilità dolorifica.

Un altro effetto importante è quello di provocare la scomparsa delle calcificazioni muscolari prodotte da traumi muscolari. Il meccanismo d'azione è legato alla frammentazione ed alla cavitazione all'interno della calcificazione stessa che porta alla sua disorganizzazione e frammentazione.

Le onde d'urto vengono spesso associate ad altre terapie per aumentare la percentuale di successo del trattamento. Possono rappresentare una valida soluzione per molte condizioni patologiche ortopediche, acute e croniche.

 


Per un consulto da parte dei nostri specialisti, per le terapie con onde d'urto a Roma:

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Fonti:

http://www.ondedurto.org/
https://www.policlinicodimonza.it
http://www.pocketsalute.it

Differenza tra onde d'urto radiali e focali

Sul mercato esistono tre tipi di apparecchiature ad onde d'urto:

  • FOCALI: con elevato picco di energia, rapido innalzamento pressorio e breve durata e che da la possibilità difocalizzare l'impulso a livello intracorporeo ad una distanza regolabile fino a 55-60 mm di profondità.
  • DEFOCALIZZATE: sono delle onde con minor picco di energia e minor focalizzazione delle stesse rispetto a quellefocali.
  • RADIALI: con ridotto picco di energia ed impossibilità di focalizzare l'impulso. Le onde si disperdono arrivando ad una profondità di 20-22 mm massimo e non avendo alcun effetto su problematiche più profonde.

Come si generano le onde d'urto FOCALI

Le onde d'urto per applicazioni cliniche "FOCALI" sono prodotte artificialmente tramite un forte e repentino aumento di pressione all'interno di una camera d'acqua.

In generale un generatore di onde d'urto è composto da:

  • Dispositivo per provocare il colpo di pressione ( elettrodo, matrice di cristalli piezoelettrici, bobinaelettrica ( piatta o cilindrica ) + membrana ferromagnetica ( piatta o cilindrica ).
  • Camera d'acqua con riflettore interno per concentrare l'energia dell'onda d'urto nel volume focale terapeutico (ellissoide, sferico, a lente acustica, paraboloide).
  • Membrana in gomma a cupola per chiusura della finestra di uscita delle onde d'urto e per accoppiamento con la cute del paziente

Generatore Elettroidraulico

Il generatore Elettroidraulico sfrutta l'alto voltaggio applicato tra due elettrodi posti nel fuoco F1 a distanza di 1mm e all'interno di un ellessoide riempito di acqua.

L'arco voltaico generato provoca l'evaporazione dell'acqua circostante e la conseguente formazione di un'onda sferica di pressione indotta dallarapida crescita delle bolla di vapore (fuoco F1)L'onda primaria (che presenta già le caratteristiche di una onda d'urto) così formata viene focalizzata dall'ellissoide e si concentra in modo uniforme nel volume focale intorno al fuoco F2.

Generatore Elettromagnetico

Il generatore Elettromagnetico può essere a bobina o cilindrica a seconda della sua disposizione. Il funzionamento è similare. La bobina è avvolta da una membrana metallica. Il passaggio della corrente nella bobina genera un campo magnetico che causa l'espansione della membrana provocando così la formazione di onde primarie che vengono focalizzate nel Fuoco F.

Generatore piezoelettrico

Il sistema si basa su un gran numero di cristalli piezoelettrici sono posti sulla superficie concava di una calotta sferica. Quando viene applicata ai cristalli una forte differenza di alta tensione, questi presentano una repentina contrazione ed espansione del loro volume provocando nell'acqua nella quale sono immersi, piccolissime onde primarie di pressione che si sommano e si concentrano nel fuoco F.

Dimensioni del Volume Focale

I diversi sistemi di generazione delle onde d'urto danno origine a volumi focali di diverse dimensioni. Nella seguente tabella vengono messi a confronto i volumi focali (Dati dichiarati dai produttori reperiti sul sito delle Società Digest - ISMST).

 

Come si generano le onde d'urto RADIALI

Le onde "RADIALI" sono generate da un aumento di pressione in una camera d'aria. questa spinge contro un pistone metallico che è quello che impatterà con la superficie cutanea.

 

Differenze tra le due tipologie di onde d'urto nei trattamenti fisioterapici

Il direzionamento delle onde d'urto

Le onde d’urto radiali non sono direzionate su un unico punto ma si irradiano su tutta la superficie trattata. Le onde d’urto focalizzate sono onde la cui energia viene concentrata (focalizzata) su un punto della parte trattata.

Le focalizzate devono essere fatte da personale qualificato in quanto vanno a concentrarsi sul punto preciso del problema, arrivando anche in profondità. Sono spesso ecoguidate per avere una precisione maggiore e risolvere il problema con meno sedute.

Un errore di posizionamento, difficilmente può causare danni. L'unico rischio è di sottoporsi a sedute molto dolenti con pochi risultati.

Questo tipo di onde d'urto consente di effettuare un buon lavoro su muscoli, legamenti, tendini, calcificazioni profonde (pensiamo ai calcoli renali). Possono avere un effetto antidolorifico immediato ed una rapida azione curativa cutanea di legamenti, tendini ecc.

Le radiali sono delle onde che non vanno a concentrarsi su un punto, ma si disperdono nel tessuto sottostante affievolendo il loro effetto in profondità e consentendo di curare principalmente patologie superficiali costringendo il paziente ad effettuare molte più sedute rispetto alla terapia con onde focali.

EFFETTI DELLE ONDE D'URTO IN FISIOTERAPIA

Oltre all'effetto antiflogistico legato alla rimozione dei metaboliti dell'infiammazione, le onde d'urto inducono una riduzione del dolore mediante inibizione dei recettori specifici, che quindi non possono trasmettere l'impulso doloroso e mediante il rilascio locale di endorfine, particolari sostanze prodotte dal nostro organismo, in grado di ridurre la sensibilità dolorifica.

Un altro effetto importante è quello di provocare la scomparsa delle calcificazioni muscolari prodotte da traumi muscolari. Il meccanismo d'azione è legato alla frammentazione ed alla cavitazione all'interno della calcificazione stessa che porta alla sua disorganizzazione e frammentazione.

Le onde d'urto vengono spesso associate ad altre terapie per aumentare la percentuale di successo del trattamento. Possono rappresentare una valida soluzione per molte condizioni patologiche ortopediche, acute e croniche.

 


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Onde d'urto e fascite plantare

Cosa dicono gli studi scientifici sul trattamento della Fascite Plantare con Le Onde d'Urto

La fascite plantare è uno stato patologico caratterizzato da un processo infiammatorio e degenerativo della fascia plantare. Questa rappresenta il 15-20% di tutte le patologie del piede e nell'80% dei casi si risolve autonomamente entro12 mesi.

La fascite plantare può degenerare portando ad una modificazione del tessuto della fascia plantare che si ossifica creando delle spine calcaneari. Queste sono piccole escrescenze ossee che possono creare ulteriori stadi dolorosi.

La fascite può colpire sia la gente comune, sia gli sportivi che praticano attività con forte impatto sui piedi (come nel salto in lungo) o con gesto ripetitivo come nella corsa.

Il trattamento è quasi sempre conservativo:

  • terapie fisiche,
  • stretching,
  • esercizi terapeutici,
  • infiltrazioni ortesi di supporto.

L'intervento chirurgico viene preso in considerazione solo dopo avere provato varie terapie conservative e dopo almeno 12 mesi.

Terapia per la Fascite Plantare: come curare il disturbo e la causa

Gli studi scientifici (che vi presentiamo) si sono incentrati a valutare gli effetti delle onde d'urto, mettendole in rapporto ad altre terapie come: ultrasuoni, infiltrazioni, onde d'urto ad alta e bassa intensità; analizzando gli effetti sul dolore e sulla funzionalità a 1/3/6/12 mesi.

Teniamo in considerazioni che gli studi si incentravano su applicazioni di onde d'urto 1 volta a settimana per tre settimane, di ultrasuoni 5 volte a settimana per tre settimane e di infiltrazioni 1 sola volta.

Le onde d'urto si sono dimostrate molto utili nel ridurre lo stadio doloroso a breve e lungo tempo.

Anche la capacità funzionale risultava nettamente migliorata sin dall'inizio.

Risultati di miglioramento si sono evidenziati anche con gli ultrasuoni, ma molto più lentamente.

Le infiltrazioni invece riuscivano ad avere subito un netto effetto positivo, ma sul lungo periodo il miglioramento era equiparato alle onde d'urto.

Maggiori informazioni sulla fisioterapia con onde d'urto>


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BIBLIOGRAFIA

Optimized extracorporeal shock-wave therapy improved pain and functioning in chronic plantar fasciitis
Jason Springer, MD; Robert G. Badgett, MD

 Effectiveness and Safety of Shockwave Therapy in Tendinopathies
Vasileios Dedes et al. Mater Sociomed. 2018 Jun.

Complications of Extracorporeal Shockwave Therapy in Plantar Fasciitis: Systematic Review
R L Roerdink et al. Int J Surg. 2017 Oct.

Radial Extra Corporeal Shockwave Therapy Versus Ultrasound Therapy in the Treatment of Plantar Fasciitis
Vasileios Dedes et al. Acta Inform Med. 2019 Mar.

Clinical Effects of Extracorporeal Shock-Wave Therapy and Ultrasound-Guided Local Corticosteroid Injections for Plantar Fasciitis in Adults: A Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials
Shuxiang Li et al. Medicine (Baltimore). 2018 Dec.

Magnetic Resonance Imaging and Clinical Outcomes of Laser Therapy, Ultrasound Therapy, and Extracorporeal Shock Wave Therapy for Treatment of Plantar Fasciitis: A Randomized Controlled Trial
Aslihan Ulusoy et al. J Foot Ankle Surg. Jul-Aug 2017.

Comparative Effectiveness of Radial Extracorporeal Shockwave Therapy and Ultrasound-Guided Local Corticosteroid Injection Treatment for Plantar Fasciitis
Sehriban Hocaoglu et al. J Am Podiatr Med Assoc. 2017 May.

Efficacy of Different Energy Levels Used in Focused and Radial Extracorporeal Shockwave Therapy in the Treatment of Plantar Fasciitis: A Meta-Analysis of Randomized Placebo-Controlled Trials
Ying-Chun Wang et al. J Clin Med. 2019.

Onde d'urto e sindrome impingement subacromiale

Approfondimento degli studi di ricerca del trattamento della Sindrome Subcondriale con le Onde d'Urto

Onde urto sindrome subacromiale

Cos'è la sindrome sindrome impingement subacromiale

La sindrome subacromiale è caratterizzata da uno stato infiammatorio della spalla. L'infiammazione colpisce principalmente la cuffia dei rotatori (la cuffia è una struttura tendinea che si inserisce supero-lateralmente sull'omero ed è caratterizzata da 4 tendini) e la borsa subacromiale che consente il corretto scorrimento tra ossa e tendini.

Finalità e svolgimento degli studi sulle metodologie di cura

Gli studi scientifici si sono incentrati sull'analizzare gli effetti delle onde d'urto sul dolore e sul recupero funzionale in pazienti con stadi infiammatori della cuffia dei rotatori, con e senza situazioni di calcificazione alla spalla.

Gli studi volevano valutare gli affetti a 1/3/6/12 mesi, mettendoli a confronto con terapie placebo o esercizi terapeutici o terapie di infiltrazioni.

Cosa si ò evidenziato in questi studi  

In tutti gli studi, le onde d'urto ad alta energia evidenziavano un netto miglioramento sul dolore e sulla funzionalità sia a breve che a lungo tempo, portando alla conclusione che queste hanno dei conclamati effetti benefici sulla patologia della spalla.

Tra le terapie testate, in alternativa alle onde d'urto, solo le infiltrazioni mostravano un netto miglioramento dello stato di dolore e funzionalità a 1/3/6 mesi (in quanto lo studio testava i pazienti fino a 6mesi).

L'applicazione di soli esercizi di rinforzo, o sole terapie elettromagnetiche, non evidenziavano gli stessi effetti nel breve tempo ed anche a lungo tempo avevano dei valori di miglioramento inferiori.

Gli studi hanno messo l'accento sull'importanza dell'integrazione tra le terapie. Infatti l'abbinamento di onde d'urto con esercizi iso-cinetici o terapie elettromagnetiche riduceva i valori del dolore e velocizzava il recupero funzionale con effetti a lungo termine.

BIBLIOGRAFIA

Is Extracorporeal Shockwave Therapy Combined With Isokinetic Exercise More Effective Than Extracorporeal Shockwave Therapy Alone for Subacromial Impingement Syndrome? A Randomized Clinical Trial Andrea Santamato et al. J Orthop Sports Phys Ther. 2016 Sep.

Effectiveness of Extracorporeal Shock Wave Therapy and Kinesio Taping in Calcific Tendinopathy of the Shoulder: A Randomized Controlled Trial Paolo Frassanito et al. Eur J Phys Rehabil Med. 2018 Jun.

High-energy Extracorporeal Shock-Wave Therapy for Treating Chronic Calcific Tendinitis of the Shoulder: A Systematic Review Raveendhara R Bannuru et al. Ann Intern Med. 2014.

Extracorporeal Shockwaves Therapy Versus Hyaluronic Acid Injection for the Treatment of Painful Non-Calcific Rotator Cuff Tendinopathies: Preliminary Results Antonio Frizziero et al. J Sports Med Phys Fitness. 2017 Sep.

Effects of High- And Low-Energy Radial Shock Waves Therapy Combined With Physiotherapy in the Treatment of Rotator Cuff Tendinopathy: A Retrospective Study Xiangzheng Su et al. Disabil Rehabil. 2018 Oct.

Electromagnetic Transduction Therapy and Shockwave Therapy in 86 Patients With Rotator Cuff Tendinopathy: A Prospective Randomized Controlled Trial Tim Klüter et al. Electromagn Biol Med. 2018.

Short-term Outcomes of Extracorporeal Shock Wave Therapy for the Treatment of Chronic Non-Calcific Tendinopathy of the Supraspinatus: A Double-Blind, Randomized, Placebo-Controlled Trial Olimpio Galasso et al. BMC Musculoskelet Disord. 2012.

Extracorporeal Shock-Wave Therapy for Supraspinatus Calcifying Tendinitis: A Randomized Clinical Trial Comparing Two Different Energy Levels Francesco Ioppolo et al. Phys Ther. 2012 Nov.


L'utilizzo delle onde d'urto nel nostro studio di Roma

Nello studio di fisioterapia di Roma Osteokinesis, l'utilizzo delle onde d'urto è integrato con altre tecniche terapeutiche per ottenere risultati migliori nel trattamento di patologie muscolo-scheletriche. 

L'approccio fisioterapico integrato combina l'efficacia delle onde d'urto con le pratiche consolidate della fisioterapia, creando un programma di trattamento completo e personalizzato per ogni paziente. Le onde d'urto vengono utilizzate per indirizzare specificamente le aree colpite da dolore cronico o lesioni, stimolando la guarigione dei tessuti e riducendo l'infiammazione. 

Questa terapia non invasiva si integra perfettamente con altre tecniche come la terapia manuale, gli esercizi terapeutici e il massaggio, che contribuiscono ad aumentare la flessibilità e la mobilità articolare. L'uso combinato di queste metodologie permette ai fisioterapisti di Roma Osteokinesis di offrire un approccio personalizzato per ciascun paziente, affrontando le diverse sfaccettature del suo stato fisico e delle sue esigenze di recupero. I risultati di questo trattamento sinergico spaziano dalla riduzione del dolore e dell'infiammazione al ripristino della funzionalità muscolare e articolare ottimale. 

La squadra di professionisti altamente qualificati presso Roma Osteokinesis guida i pazienti attraverso questo percorso terapeutico completo, monitorando costantemente i progressi e adattando il programma di trattamento di conseguenza. L'obiettivo principale è quello di ottenere risultati migliori e duraturi, consentendo ai pazienti di ritornare alle loro attività quotidiane con un benessere migliorato e una maggiore qualità della vita.

Maggiori info sulla Onde d'urto e a cosa servono in Fisioterapia>


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Onde d'urto ed epicondilite (Gomito del Tennista)

Cosa dicono gli studi scientifici a proposito del trattamento dell'epicondilite con Onde d'Urto

L'epicondilite, detta anche Gomito del tennista, è uno stato infiammatorio del margine esterno del gomito. Questa è ormai molto conosciuta essendo una condizione patologica che colpisce tra l'1% ed il 3% della popolazione. Può avere una durata fino a 2 anni o può risolversi autonomamente dopo diversi mesi.

Colpisce prevalentemente le donne tra i 40 e 50 anni.

Ma è una condizione infiammatoria che, in ambito sportivo, colpisce molto i tennisti. La maggiore incidenza di casi in questo sport rispetto ad altri è dovuta prevalentemente all'eccessivo utilizzo, che porta ad una ipovascolarizzazione.

È proprio in questo ambito che l'epicondilite genera un maggior deficit poiché non consente il normale svolgimento del gesto sportivo.

Scopri di più sull'epicondilite o gomito del tennista


Lo studio sull'applicazione di Onde d'urto come terapia per il gomito del tennista

Gli studi scientifici hanno analizzato la reale efficacia delle onde d'urto per il trattamento del Gomito del tennista, in rapporto ad altre terapie come:

  • Laserterapia,
  • Ultrasuoni,
  • Infiltrazioni

andando a testare la risposta al trattamento dei pazienti, dopo 1, 3, 6, 12 mesi.

Fisioterapia Onde Urto per Gomito Tennista

Gli studi hanno portato alla conclusione che l'applicazione di onde d'urto con frequenza settimanale avevano un immediato effetto sulla sintomatologia dolorosa, cosa spesso non evidente nell'applicazioni di altre terapie strumentali.

Inoltre si evidenzia un miglioramento funzionale permanente a distanza di 3, 6, 12 mesi. Alcuni studi hanno evidenziato come le onde d'urto avessero degli effetti positivi tra il 48% e sul 73% delle persone su cui altre terapie non invasive non avevano avuto effetto.

Diversi studi hanno anche evidenziato l'importanza di unire all'applicazione di onde d'urto altre terapie come: Taping neuromuscolare ed Esercizi eccentrici di rinforzo.

Questo evidenzia ulteriormente come una adeguata integrazione tra le terapie può portare un miglioramento più rapido e duraturo nel tempo, soprattutto pensando ad uno sportivo come un tennista che continuerà a stressare questa parte del corpo.

Scopri di più sulla fisioterapia integrata e il nostro approccio al trattamento di patologie e disfunzioni


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BIBLIOGRAFIA

Radial Extracorporeal Shockwave Therapy and Ultrasound Therapy in the Treatment of Tennis Elbow Syndrome
Agnieszka Kubot et al. Ortop Traumatol Rehabil. 2017

A comparative study of the efficacy of ultrasonics and extracorporeal shock wave in the treatment of tennis elbow: a meta-analysis of randomized controlled trials
Chenchen Yan, Yuan Xiong, […]Guohui Liu
Journal of Orthopaedic Surgery and Research volume 14, Article number: 248 (2019)

Functional Outcome at Short and Middle Term of the Extracorporeal Shockwave Therapy Treatment in Lateral Epicondylitis: A Case-Series Study
Gianluca Testa et al. J Clin Med. 2020

Lateral Elbow Tendinopathy: Development of a Pathophysiology-Based Treatment Algorithm
Gev Bhabra et al. Orthop J Sports Med. 2016

Comparison of Ultrasound and Extracorporeal Shock Wave Therapy in Lateral Epicondylosis
Bestami Yalvaç et al. Acta Orthop Traumatol Turc. 2018 Sep.

Extracorporeal Shock Wave Therapy Without Local Anesthesia for Chronic Lateral Epicondylitis
Frank A Pettrone et al. J Bone Joint Surg Am. 2005 Jun.

Safety and Efficacy of Extracorporeal Shock Wave Therapy for Chronic Lateral Epicondylitis
John P Furia. Am J Orthop (Belle Mead NJ). 2005 Jan.

Efficacy of Extracorporeal Shock Wave Therapy in the Treatment of Lateral Epicondylitis
Korhan Bayram et al. North Clin Istanb. 2014

Efficacy of Extracorporeal Shockwave Therapy in Patients With Lateral Epicondylitis: A Randomized, Placebo-Controlled, Double-Blind Clinical Trial
Nilgun Senol Guler et al. North Clin Istanb. 2018.

Short- To Mid-Term Follow-Up Effectiveness of US-guided Focal Extracorporeal Shock Wave Therapy in the Treatment of Elbow Lateral Epicondylitis
R Trentini et al. Musculoskelet Surg. 2015 Sep.

Onde d'urto

Cosa sono le Onde d'urto e a cosa servono in fisioterapia

Le Onde d'urto utilizzate in Fisioterapia sono delle onde acustiche caratterizzate da una fase di pressione positiva ed una negativa che producono un effetto di stimolazione meccanica diretta.

In sostanza si ha una produzione di onde sonore che consentono la vibrazione dei tessuti e la riduzione ed eliminazione degli stati infiammatori.

L’effetto di queste onde sui tessuti viventi non ha niente a che vedere con l’effetto ottenuto sui calcoli renali, dove si raggiunge una frantumazione degli stessi.

Su tessuti come: tendine, muscolo, osso e legamento, queste onde sortiscono un effetto di stimolazione biologica (antinfiammatoria, antidolorifica, antiedemigena con incremento di vascolarizzazione) legato all’attivazione enzimatica e di fattori di crescita, che promuove le reazioni biochimiche e cellulari.

Differenze con gli ultrasuoni

La modalità di funzionamento è simile agli ultrasuoni, ma la possibilità di indurre onde sonore ad una intensità maggiore, consente di arrivare più in profondità sui tessuti ed avere un effetto di stimolazione biologica nettamente maggiore.

Gli effetti delle onde d'urto in fisioterapia

  • riduzione del dolore
  • iperstimolazione dei sensori del dolore
  • rigenerazione dei tessuti pensionati
  • stimolazione del metabolismo cellulare
  • aumento dei fattori di crescita
  • miglioramento della vascolarizzazione. 

Quando applicare le onde d'urto

La fisioterapia con l’utilizzo delle onde d’urto consente di effettuare un buon lavoro su muscoli, legamenti, tendini, calcificazioni profonde (pensiamo ai calcoli renali). Le onde d'urto vengono spesso associate ad altre terapie possono essere una valida soluzione per molte condizioni patologiche ortopediche, acute e croniche. Inoltre le onde d’urto radiali possono avere un effetto antidolorifico anche immediato e una rapida azione curativa cutanea di legamenti e tendini.

Le problematiche e disturbi su cui andiamo spesso a lavorare con le onde d’urto nel nostro studio, con un’ottimo risultato sono molteplici:

  • tendinite acute e croniche
  • borsiti
  • calcificazioni
  • cicatrici
  • lesioni muscolari
  • contratture e tensioni muscolari. 

Recenti studi hanno dimostrato che la terapia con Onde d'urto è particolarmente efficace nel trattamento dell'Epicondilite (una particolare infiammazione al gomito detta anche Gomito del Tennista).
Leggi l'articolo relativo agli studi sul trattamento dell'epicondilite con le Onde d'urto.

Un secondo studio sperimentale dimostra come siano particolarmente efficaci le onde d'urto anche nel trattamento della Fascite Plantare

Durata delle sedute e del trattamento con onde d'urto

Le Onde d’Urto consentono di evidenziare un miglioramento della sintomatologia con un numero di sedute di terapia inferiore, rispetto all’uso di altri macchinari. La durata dell'intero trattamento dipende però sempre dalla tipologia della gravità del problema. I nostri fisioterapisti, in accordo con il medico ortopedico stabiliranno caso per caso la terapia personalizzata più idonea.

La durata di ogni seduta di terapia con onde d'urto è in genere di 10/15 min.

Modalità di applicazione

Le onde d'urto sono una terapia molto intensa e che necessita di alcuni giorni prima di indurre gli effetti biologici sui tessuti, anche se spesso il miglioramento della sintomatologia è  immediato.
Le indicazioni sono di circa 1 terapia ogni 5/7 giorni, una frequenza maggiore sarebbe inutile ai fini terapeutici.

Molto importante è  avere una prescrizione medica o fare una prima visita di valutazione in modo da capire bene il problema, il punto di dolore e come lavorarci per ridurre il prima possibile la sintomatologia.

Le Controindicazioni all'uso di tale terapia sono per pazienti affetti da:

  • forte osteoporosi
  • presenza di pace maker
  • presenza di mezzi di sintesi nella zona da trattare
  • tumori
  • recenti stati influenzali.

Perché spesso sentiamo parlare di onde d'urto radiali e focali?

Le onde d’urto radiali hanno un ridotto picco di energia e non si focalizzano in un area specifica ma si disperdono nella zona trattata non avendo effetto così su problematiche più profonde. Quindi consentono di curare principalmente patologie superficiali e potrebbero essere necessarie un numero maggiore di trattamenti.

Le onde d’urto focali invece, concentrano un picco elevato di energia che penetra in profondità ed è focalizzato sul problema. Questo trattamento viene effettuato solo da personale qualificato. Anche se un posizionamento errato difficilmente crea gravi danni ma sottoporrà il paziente ad un numero maggiore di sedute.  

Per approfondire:

In questo articolo abbiamo evidenziato le differenze tra le due tipologie di Onde d'urto applicate in fisioterapia e le differenze degli effetti terapeutici

Perché affidarsi ad Osteokinesis per trattamenti con onde d'urto radiali e focali a Roma

Le onde d'urto sono una tipologia di trattamento ormai molto comune, ma la mano che esegue la terapia può fare la differenza nella buona riuscita del percorso terapeutico per la guarigione.

Presso il nostro centro di fisioterapia a Roma, in zona Montesacro, questo servizio è attivo e praticato da personale qualificato, giovane ed in continuo aggiornamento, specializzato in vari ambiti della fisioterapia. La strumentazione moderna, permette al nostro centro di eseguire tecniche e terapie fisioterapiche avanzate e risolutive.

Nel nostro centro le parole d'ordine sono "Personalizzazione" ed "Integrazione"

Crediamo fortemente che ogni paziente sia diverso dagli altri, ed anche per la stessa patologia possano occorrere diversi percorsi terapeutici a seconda della persona che abbiamo di fronte. Il nostro approccio è quello di valutare ogni singolo caso come un "unico". Il nostro metodo è quello proprio della fisioterapia integrata: non una sola tecnica, ma attingere a diverse metodologie e diverse strumentazioni per integrarle tra loro al fine di massimizzare l'effetto di ogni singola seduta.


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