Cellulite e ritenzione idrica: cos'è, cause e trattamenti

Cosa sono Cellulite e Ritenzione idrica: Tra Fisiologia e Patologia

La Cellulite, meglio definita come Pannicolopatia, viene spesso vista come una semplice problematica di ritenzione idrica, ma non è proprio così.

Colpisce una alta percentuale di donne, soprattutto di origine mediterranea e soprattutto nella zone di:

• glutei
• cosce
• pancia.

La Pannicolopatia è caratterizzata da uno stato infiammatorio del tessuto sottocutaneo definito ipoderma. Questo è costituito soprattutto da cellule adipose che hanno la funzione di accumulare riserve di grassi.

Le vere cause della Cellulite

I fattori che causano questa alterazione dell'ipoderma sono:

• genetici
• ormonali (legati all'azione degli estrogeni e del progesterone)
• dati alterazioni vascolari (a carico del sistema vascolare venoso)
• scarsa attività fisica
• alimentazione errata
• uso di farmaci.

Le varie tipologie di cellulite

La Cellulite non è tutta uguale e può essere divisa tra:

1. Cellulite dura 

questa colpisce di più le donne di colore o donne che fanno sport e sono muscolarmente molto toniche. Presenta un ispessimento dei tessuti con depressioni numerose e profonde e la cute presenta una consistenza dura.

2. Cellulite flaccida: 

questa colpisce di più le donne caucasiche o che non presentano una buona tonicità muscolare.

3. Cellulite edematosa: 

questa presenta edema tissutale con aumento del volume degli arti inferiori. È presente il segno della fovea e dolore alle gambe.

4. Cellulite mista: 

presenta le varie forme di cellulite in punti diversi del corpo.

La Cellulite presenta quattro stadi di evoluzione:

Stadio 1:
si verifica un iniziale processo di alterazione della circolazione con stravaso ematico e la formazione di edema sottocutaneo. Qui l'aspetto a buccia d'arancia si evidenzia solo durante la compressione della cute.

Stadio 2:
avviene un peggioramento dello stadio uno con aumento dell'edema ed accumulo di tossine. L'aspetto a buccia d'arancia è evidenziabile durante la contrazione muscolare della zona.

Stadio 3:
gli accumuli di tossine aumentano al punto di formare dei noduli fibrosi che bloccano sempre di più la circolazione. In questo stadio la pelle a buccia di arancio si evidenzia anche a riposo.

Stadio 4:
la pelle evidenzia i classici buchi da cellulite dovuti ad una maggior fibrotizzazione dell'ipoderma. Questi sono dolenti.

Perché parliamo di "fisiologia"?

Tutte le donne presentano, dalla fase della pubertà, degli squilibri ormonali legati al processo mestruale.

L'aumento degli estrogeni ha una importante azione sul metabolismo dei grassi e sulla circolazione venosa e linfatica aumentando la ritenzione di liquidi. Per questo motivo le donne in fase premestruale si sentono spesso gonfie.

Quindi il processo di ritenzione di liquidi, con graduale infiammazione del'ipoderma, accumulo di grassi e formazione di cellulite è indotto anche da fattori fisiologici, ma può diventare una patologia.
Per questo è essenziale intervenire e cercare di contrastare questo processo.

Perché parliamo di "patologia"?

Come evidenziato prima la possibilità di evolvere in cellulite, della formazione di aree di ritenzione nel lungo tempo, è un processo spesso fisiologico. 

Ma se questo processo non viene trattato può diventare una vera e propria patologia. 

Questo perché si genera un'alterazione della microcircolazione che risulta compressa dall'aumento del liquido interstiziale e dall'accumulo di grasso.

COME INTERVENIRE?

Da un punto di vista Fisioterapico si dovrebbe intervenire prima con una attenta valutazione per capire quale è lo stadio di Pannicolopatia. Successivamente pianificheremo un piano terapeutico per ridurre la problematica. 

Il piano terapeutico prevede spesso l'uso di apparecchiature che lavorano in profondità sulle cellule adipose e sulla ritenzione dei liquidi, favorendone la disgregazione ed il riassorbimento.

Alcuni esempi di apparecchiature che si usano a questo scopo:

• radiofrequenza
• onde d'urto
• ultrasuoni

Inoltre possono essere applicate tecniche linfodrenanti utili a drenare i liquidi interstiziali.

Esistono anche tecniche di chirurgia estetica, che però esulano dal nostro campo. In questi casi il nostro intervento può essere utile sia nel pre che nel post operatorio.

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